Quattro passi tra le guglie

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Noi milanesi siamo affezionati al nostro Duomo anche se, ne siamo ben consci, stilisticamente, risente moltissimo dei quattrocento anni che ci sono voluti per costruirlo.
Noi lo amiamo così come è, imponente, con le migliaia di statue che si innalzano sui pinnacoli e sulle guglie, cosi candido che, quando il cielo è terso, contrasta meravigliosamente con l’azzurro come se fosse un pizzo. In alto, ci sono le terrazze che si possono visitare e da cui si vede tutta Milano e, nei giorni particolarmente limpidi, tutta la corona delle Alpi fino al Monte Rosa.
Ora lo skyline sta un po’ cambiando e stanno sorgendo numerosi grattacieli, quelli della zona di Porta Nuova da un lato e quelli del Portello dall’altra, frapponendosi un poco alle montagne.
Un comodo ascensore permette di salire velocemente fino quasi alla cima ma l’ultimo pezzo del percorso va fatto a piedi in un susseguirsi di ricami, trafori e gargoyles.
Bello guardare la piazza dall’alto, si distingue il disegno del pavimento, grandi riquadri bianchi sul fondo scuro, e la statua equestre di Vittorio Emanuele che sembra piccolissima.
E là in cima tutto un brillio, è la Madonnina che veglia da quasi duecentocinquanta anni.

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