Il trompe l’oeil di Roberta di Camerino

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Come ad ogni edizione la manifestazione di Next Vintage che si tiene al Castello di Belgioioso, in provincia di Pavia, ospita una rassegna di abiti ed accessori di particolare rilievo.
Nell’edizione che si sta tenendo ora sono presenti abiti e borse di Roberta di Camerino concessi dal Museo per la Moda della Fondazione Sartirana Arte.
Famosa in tutto il mondo Giuliana Coen, l’anima della Maison, ha cominciato a produrre capi subito dopo il secondo conflitto mondiale utilizzando velluti barocchi per borse che avrebbero fatto il giro del mondo,come la celebre Bagonghi, al braccio di attrici e donne famose.
Velluti che abbinano tra loro due o più colori, in armonie inconsuete.
Dalle borse agli abiti, il passo è stato inevitabile, con gli stessi colori e le stesse particolari fantasie.
Fu Giuliana, in arte Roberta di Camerino, ad inventare il ‘total look’ e lo ‘stile di vita’, quel modo moderno di coordinare tutto il gusto che circonda la persona, dagli abiti all’ambiente, come sottolineò la giornalista Eva Desiderio su La Nazione nel 1995.
Il segno peculiare del guardaroba di Roberta di Camerino è stato soprattutto il jersey stampato a ‘trompe l’oeil’, con l’effetto illusorio di pieghe e cinture, di revers e bottoni. Fu lei stessa, nel 1973, a raccontare la sua idea di abito moderno e raffinato: “i tempi erano cambiati, non c’erano più le pazienti fantesche ad abbottonare file di gancetti sul dietro. Il mio vestito sarebbe bastato infilarlo, come una lunga maglia. E ci avrei disegnato sopra tutto quanto, persino l’asola slacciata sulla manica, come usano gli uomini più raffinati
Di lei Salvador Dalì disse: “é la prima volta che vedo l’arte nella moda”.

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Comments

Il trompe l’oeil di Roberta di Camerino — 2 Comments

    • Un castello con interni stupefacenti, tornato in vita grazie alle mostre che vi si tengono periodicamente.
      Gli abiti sono frutto dell’estro strepitoso di una grande mente italiana, direi un connubio perfetto.

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