Non è un refuso, avete letto bene. Il deserto di Bledow o Sahara polacco, come alcuni preferiscono chiamarlo, è un deserto vero e proprio, con dune, distese sabbiose e effetto del miraggio, così reale da essere il terreno di esercitazione dell’ Afrikacorps durante la seconda Guerra Mondiale.
Posto a nord di Oskulz, nel voivodato della Slesia e della Piccola Polonia, questo deserto si estende per circa 33 chilometri quadrati ed è un’anomalia per l’Europa Centrale. La sua formazione si è attuata per un insieme di fattori naturali ed innaturali, infatti la foresta che lo ricopriva è stata abbattuta nel 13° secolo per favorire le miniere di piombo e di argento ed ha messo in luce uno strato profondo di sabbia, in alcuni punti anche un centinaio di metri, depositato da acque provenienti dallo scioglimento dei ghiacci forse avvenuta nel secolo precedente.
Ora il deserto si va restringendo per il sopravvento di piante autoctone, come pini ed abeti, che lo stanno ricoprendo anche se la UE ha stanziato vari milioni di dollari per mantenerlo in vita con un progetto di eradicazione delle nuove piante.