Shopping in vacanza, non ci rinuncio

p1020553Posto che, come ho già detto, io detesto fare la valigia e porto con me in vacanza un po’ di cose varie per via di quel  “non si sa mai” che mi tormenta, una volta partiti dovrebbe essere tutto più tranquillo. Invece no, perchè è impossibile, una volta arrivati sul posto, o peggio ancora sui posti, plurale, in caso di un tour non essere affascinati da un po’ di shopping. Per fortuna, o sfortuna, ci sono ancora negozi che da noi non sono ancora sbarcati e vanno assolutamente visitati. Vuoi non uscire almeno con un golfino o un vestitino? Tenendo d’occhio al peso, se già in andata eravamo quasi al limite. E poi ci sono dei libri che trovi solo sul posto, nei bookshop dei musei, nemmeno Amazon li ha in catalogo. Sto inseguendo da tempo un libro sugli impressionisti spagnoli ma non l’ho ancora trovato e dall’India avevo portato un pesantissimo libro sui gioielli Moghul occultandolo sotto al soprabito perchè eccedeva il peso del bagaglio.
Quest’anno in Cornovaglia ho trovato una serie di piccoli ricettari sul perfetto afternoon tea, non potevo non comperarli.
Che dire poi degli oggetti di antiquariato se si va, come me quest’anno, in Inghilterra. Ogni paesino ha un negozietto che, con molto buon gusto, espone un sacco di oggetti interessanti a prezzi così abbordabili…Posatine di sheffield e salsiere sono la mia passione.
E poi non si può non fare qualche regalino a nipotine e nonne.
Insomma, alla fine dei 15 giorni ci si ritrova con un certo numero di sacchetti che nel tragitto si può lasciare  in auto ma che poi, in qualche modo vanno imbarcati.
Che fare? Intanto bisogna essere previdenti e non partire con il massimo dei bagagli consentiti. Noi partivamo con un solo bagaglio a mano in due, quindi abbiamo comperato, per la folle cifra di 5,99 pound,  un piccolo trolley in uno di quei negozi di charity che si trovano in quasi tutti i paesi inglesi, facendo un’opera meritoria per loro e per le nostre spalle. Lì abbiamo inserito le porcellane e lo abbiamo portato in cabina con noi invece la scatola con le posate di sheffield l’abbiamo messa nella valigia imbarcata, perchè conteneva coltelli.
Insomma con un po’ di organizzazione si può tornare a casa con piccoli tesori che, ogni volta che li guarderemo, ci ricorderanno la bella vacanza.


Comments

Shopping in vacanza, non ci rinuncio — 2 Comments

  1. Pensavo di essere l’unica. In vacanza mi trasformo e mi prende la frenesia dell’acquisto ossessivo/compulsivo. Torno soprattutto con cibo, spezie, te e prodotti alimentari tipici che espongo in cucina fino a scadenza. Ho ancora del tè della Tanzania e miele delle Bahamas. Quest’inverno scalderanno i miei ricordi.

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