Impossibile, durante un viaggio in Cornovaglia, non imbattersi nel cornish pasty.
Esposto nelle vetrine di tutte le panetterie, comodo per un pranzo veloce, è praticamente un fagottino a forma di mezzaluna di pasta ripiegata ai bordi, frolla o sfoglia, piuttosto consistente, con ripieno. La ricetta tradizionale consiste in un ripieno di carne sminuzzata, patate e cipolle; oltre a questa ricetta i panettieri si sono sbizzarriti ed ognuno ha la sua.
Il pasty, letteralmente pasticcio, ha origini antiche, forse addirittura romane come si evince da alcune iscrizioni del III sec. a.C. dove si nomina una placenta, specie di focaccia ripiena, esportata poi con le campagne di conquista in tutta Europa dove si trova ancora nella cucina tradizionale con il nome di palacinka e simili.
Il pasty era usato dai minatori e pescatori come pranzo al sacco da portarsi da casa: comodo, nutriente ed economico ora è considerato il piatto nazionale della Conovaglia, ma viene servito in tutta l’Inghilterra come antipasto.
Per la tutela di questo cibo esiste una associazione, la Cornish Pasty Association e dall’Agosto 2003 ha ottenuto la I.G.P. (denominazione geografica protetta).