Finalmente è di nuovo visitabile, dopo alcuni anni di chiusura per restauri, la villa Reale di Monza. Costruita da Giuseppe Piermarini nel 1777 su commissione di Maria Teresa d’Austria che la donò al figlio Ferdinando, arciduca di Milano, la Villa è un bellissimo esempio di costruzione neoclassica, con forma ad U come tutte le ville di piacere.
Nata come residenza di campagna, fu costruita in soli tre anni economizzando sui costi cosa che però non influì sulla sua maestosità, tanto da risultare più imponente e rappresentativa dello stesso Palazzo Reale di Milano.
Passata di mano dagli austriaci ai francesi arrivò, infine, ad essere di proprietà della casa Savoia, che la ristrutturò con gusto e la rese una reggia moderna, dotata di ogni comfort, quali bagni in marmo e, prima fra tutte le regge europee, della luce elettrica già dal 1884.
Dopo essere stata abbandonata dai Savoia in seguito all’uccisione di Re Umberto I, la villa fu spogliata degli arredi e adibita a vari usi con un conseguente decadimento.
Ora, dopo l’accurato restauro, la Villa si ripropone nella sua bellezza agli occhi dei visitatori: sono visitabili tre piani , il secondo per mostre temporanee ed il terzo che ospita una sezione della Triennale con oggetti di design.
Il primo piano, quello nobile, è oggetto di un restauro orientato a ripristinare gli spazi come erano in passato, con la riproduzione fedele delle tappezzerie e cercando di richiamare da altre dimore reali, come Stupinigi o Quirinale, i mobili e le suppellettili che la arredavano e che erano stati trasferiti.
A contorno della Villa il parco, un tempo riserva di caccia, 688 ettari di prati e boschi con varie specie di piante, autoctone ed esotiche e con una ricca fauna che lo rendono uno dei maggiori parchi storici europei, il quarto recintato più grande d’Europa ed il maggiore circondato da mura.