La Maison Fabergé fu una famosa casa di gioielleria russa creata, a partire dal 1842, da Gustav Fabergé. L’accento sulla e era un tentativo di dare al marchio una allure francese, molto amata dalla nobiltà russa di quel periodo.
La notorietà vera arrivò nel 1885 quando lo zar Alessandro III ordinò a Peter Carl, figlio di Gustav, il primo uovo prezioso da regalare alla moglie Maria Feodorovna, nata Dagmar di Danimarca, in occasione della Pasqua, anche se i Romanov avevano acquistato da loro dei gioielli in precedenza.
L’uovo piacque cosi tanto che Peter Carl Fabergé fu nominato gioielliere di corte e la tradizione delle uova pasquali durò trent’anni, anche in seguito al servizio dello zar Nicola II, che era succeduto ad Alessandro, e di sua moglie Aleksandra Feodorovna.
Nei trenta anni furono realizzate 52 uova in oro e materiali preziosi, arricchiti dai famosi smalti guilloché in varie tonalità che ricoprivano l’oro sottostante lavorato con macchinari speciali a raggi, onde, gradini ed era molto gradito dal pubblico.
Ogni uovo era diverso dall’altro e per progettarlo e produrlo occorreva tutto un anno. All’interno delle uova, che si aprivano grazie ad una cerniera, si trovavano, di volta in volta, piccole sorprese preziose. Altre uova servivano da supporto per un orologio.
Oltre che per la casa imperiale, Fabergé realizzò sette uova pasquali per il nobiluomo russo Alexander Kelch che le regalò alla moglie Barbara che per importanza e ricchezza superano perfino quelle imperiali.
La produzione terminò con la rivoluzione di ottobre e i Fabergé furono costretti ad emigrare in Svizzera.