Il giardino botanico di Villa Taranto a Pallanza

P1030246P1030204   P1030195P1030205      Durante un tour mi piace sempre visitare giardini e parchi, sono un’ opportunità  molto valida accostata alle visite dei luoghi d’arte,  perchè offrono un’occasione di riposo e, in alcune stagioni, anche un’oasi di refrigerio. Così, durante un recente weekend sul lago Maggiore, abbiamo visitato i Giardini Botanici di Villa Taranto a Pallanza.
Singolare la storia di questo parco, tenacemente voluto e curato, dal 1930, dal suo ideatore e allora proprietario il capitano Neil McEacharn, ricchissimo aristocratico inglese con la passione per la botanica.
Grande viaggiatore fino dall’adolescenza, i suoi spostamenti in America, Asia e Medio Oriente, erano finalizzati alla conoscenza di novità botaniche che lo ispirassero nei suoi progetti.
Il capitano aveva già realizzato in patria la modernizzazione del parco della sua tenuta ma desiderava possedere un grande giardino anche in Italia per piantare specie arboree che in Inghilterra non avrebbero avuto una resa ottimale per via del clima meno favorevole.
Venuto a conoscenza della disponibilità del parco e della Villa Taranto, durante un viaggio in Italia, subito ne perfezionò l’acquisto. Al giardino di Pallanza il capitano dedicò tantissima passione e quasi il suo intero patrimonio, piantando anche alberi sconosciuti fino ad allora in Europa, fatti arrivare appositamente dall’Oriente.
In seguito alle vicissitudini del secondo conflitto mondiale, il capitano regalò il parco allo stato italiano con la clausola dell’usufrutto a vita; ora è affidato alle cure di un’ente privato che lo conserva come lui  lo aveva voluto.

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Il parco occupa quasi interamente una collina su cui si snodano i vialetti curatissimi che interrompono il bel prato all’inglese, dove sorgono aiuole colorate per la presenza di fiori che si alternano nel corso delle stagioni, in un elegante connubio tra giardino all’inglese e  giardino all’italiana.
Alberi di alto fusto di varie specie e provenienze e, nella stagione in cui lo abbiamo visitato noi, meravigliose magnolie giapponesi in piena fioritura, ombreggiano piacevolmente il percorso. Da alcuni punti è visibile il lago, silenziosa  presenza che fa da contorno alla bellezza del luogo.Una serra conserva varie specie di piante grasse.
Alla sommtà della collina una bellissima fontana terrazzata con bordure fiorite si accompagna alla splendida vista delle montagne dell’Ossola che incorniciano l’orizzonte.
Non molto lontano il busto del capitano, come a sorvegliare per sempre questo suo capolavoro.

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