Inutile negarlo, visitare New York, la Grande Mela, almeno una volta nella vita, è il sogno di tutti.
Siamo talmente abituati a vederla nei telefilm che ci sembra normale andare a verificare di persona. Diciamo che è tutto uguale a come appare: si mangia tranquillamente per strada, si pattina al Rockfeller Center, si fa jogging in Central Park, si cammina frettolosamente per le vie dopo aver preso la metropolitana per andare al lavoro, si fa la spesa nei negozi sotto casa.
Ci sono i taxi gialli, le casette a schiera con la scaletta in ferro battuto, i grattacieli infiniti e, non ci crederete, dai tombini esce davvero il vapore.
Difficile da descrivere, facile da vivere. Non vi sentirete mai fuori posto in questo incredibile melting pot, cioè crogiuolo, fatto di razze e religioni diverse che si mescolano come in un calderone e, se siete un semplice turista, non vi perderete mai, tanto è semplice da girare, con la struttura a reticolato della sua pianta. Le strade hanno dei numeri, solo raramente dei nomi, la Quinta, la Broadway, la Madison…impossibile dimenticare un indirizzo: 38° angolo Madison, per esempio, dove stava l’albergo dove eravamo alloggiati.
Le visite di prammatica sono Liberty Island, la Statua della Libertà, sito Unesco, Soho, Chinatown, il Ponte di Brooklin, Times Square, la vista dall’alto dei grattacieli, ma è talmente bello girellare per le strade, fare una passeggiata in Central Park, entrare nella hall del Museo di Scienze a vedere il dinosauro, mangiare prezel comprati dagli ambulanti o fare shopping nei giganteschi store di articoli sportivi , che veramente consigliare è difficile. Ognuno troverà il suo angolo preferito.
Per avere una vista d’insieme sono comodi i sightseen, i bus a due piani che si trovano in molte città, vi permettono di salire e scendere alle varie fermate, la metropolitana, invece, vi servirà per attraversare velocemente Mahattan, anche grazie alla linea express che non fa tutte le fermate.
Per il cibo non c’è davvero problema, potrete mangiare ovunque e qualunque genere di cibo, ma scordatevi il caffè come lo intendiamo noi!
Una città strana e affascinante e io non vedo l’ora di tornarci.